La certificazione di Catena di Custodia PEFC: allo studio alcune novità per la filiera del legno
Roberto Del Longo - Consulente aziendale GÉODE
GÉODE ha partecipato il 17 luglio scorso alla consultazione pubblica organizzata dal PEFC Italia a Belluno per discutere e formulare proposte concrete sulle future modifiche allo standard di Catena di Custodia PEFC. Queste si tradurranno in un nuovo standard, la cui approvazione è prevista per la fine del 2009, che sostituirà l’attuale schema di Certificazione di Catena di Custodia PEFC ITA 1002. Sarà comunque previsto un periodo transitorio di un anno per le aziende già certificate PEFC.
Questa revisione nasce dalla necessità di aggiornare lo standard a quanto emerso durante questi primi anni di applicazione, di dare una risposta alle attuali e future condizioni del mercato e di continuare a garantire che le affermazioni associate ai materiali certificati PEFC siano veritiere, credibili ed oneste. Da quanto emerso dalla consultazione pubblica, le principali modifiche, che sono tuttavia ancora in fase di discussione, riguarderanno il metodo basato sulla percentuale.
Innanzitutto sono allo studio alcuni requisiti aggiuntivi inerenti alla documentazione che dovrà accompagnare le forniture di materie prime, sia certificate PEFC sia non certificate, in entrata nell’azienda e i prodotti certificati PEFC in uscita dall’azienda stessa. Alcune novità potranno interessare anche le definizioni e le dichiarazioni riguardanti i materiali e i prodotti riciclati oltre che certificati PEFC.
Per quanto riguarda nello specifico l’approccio percentuale, potranno essere introdotte alcune modifiche terminologiche che, comunque, non comporteranno variazioni sostanziali, oltre ad alcune piccole modifiche in merito ai calcoli di certificazione con il metodo del credito di volume.
Per quanto riguarda i requisiti del Sistema di Gestione, potrà essere introdotta la novità per cui le responsabilità in precedenza richieste specificatamente alla Dirigenza dell’organizzazione dovranno essere richieste più in generale all’intera organizzazione. Inoltre, potranno essere inclusi requisiti più dettagliati per le procedure documentali, per le registrazioni dell'azienda e per le procedure dei reclami.
Per l’utilizzo del logo PEFC, invece, sono allo studio disposizioni più esplicite e chiare riguardanti le modalità con le quali questo può essere utilizzato.
Alcune novità potranno interessare la casistica del subappalto, per cui la Catena di Custodia della ditta appaltatrice, rispettate determinate condizioni, potrà coprire anche il subappaltatore.
Per quanto riguarda i requisiti per evitare l’approvvigionamento di materie prime da fonti controverse, potranno essere introdotti nuovi criteri di valutazione, ispirati al Due Diligence System, quali, ad esempio, la valutazione della Nazione di origine delle materie non certificate attraverso l’indice di percezione della corruzione (CPI) redatto da Transparency International.
Potrà essere introdotta anche la possibilità di applicare i criteri della Catena di Custodia a singoli progetti quali, ad esempio, la costruzione di un singolo ponte in legno che risulterà dunque certificato PEFC.
Sono inoltre allo studio nuovi requisiti riguardanti la salute e le condizioni sul lavoro che, tuttavia, da quanto emerso dalla consultazione pubblica, sembrano esulare eccessivamente dall’originale campo di applicazione della certificazione PEFC.
Si prevedono quindi importanti novità per le aziende certificate PEFC. Queste novità permetteranno di rafforzare ulteriormente la certificazione PEFC, eliminando eventuali situazioni controverse fin qui emerse e rendendo la certificazione ancor più trasparente ed affidabile, a pieno vantaggio delle aziende e dei consumatori finali.
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